Se pensi che Halloween sia la festa di Satana, il problema non è la zucca. È la tua ignoranza benedetta.
Ogni anno, la stessa processione di opinioni infervorate:
“È una festa americana!” “È un rito satanico!” “È solo un carnevale macabro per ragazzini travestiti!”
E ogni anno, nessuno che apra un libro prima di parlare.
Le vere origini: il Samhain celtico
Molto prima che il cristianesimo accendesse le sue candele, i popoli celtici celebravano Samhain, il passaggio tra la fine del raccolto e l’inizio dell’inverno. Era il momento in cui il mondo dei vivi e quello dei morti si sfioravano, un tempo sacro di trasformazione, introspezione e rispetto per la natura. Non c’erano mostri né diavoli, ma fuochi accesi per onorare gli spiriti e proteggere la comunità. Era la festa della ciclicità, del rinnovamento, della consapevolezza che la morte non è una fine, ma un ritorno.
Dalla persecuzione alla demonizzazione
Quando il cristianesimo si diffuse in Europa, si trovò davanti popoli che non avevano bisogno di intermediari per credere nel sacro. La terra, il sole, la luna e il fuoco bastavano. E questo, per chi voleva imporre un solo Dio e un solo potere, era inaccettabile. Non potendo cancellare le antiche tradizioni, la Chiesa le assorbì e ribattezzò: Samhain divenne All Hallows’ Eve, la vigilia di Ognissanti. Ciò che restava, invece, fu condannato come superstizione, eresia, stregoneria. Fu così che le sacerdotesse divennero streghe, le erbe curative divennero pozioni, e i riti della terra furono bollati come “opere del demonio”. Molti pagani vennero perseguitati, processati, arsi vivi. Il fuoco sacro dei campi si trasformò in rogo inquisitorio.
Dalla luce alla colpa: la distorsione del sacro
Curioso, vero? Le nostre chiese traboccano di corpi sanguinanti, croci, spine e dolore, come se la santità coincidesse con la sofferenza. Un’estetica macabra, eppure chiamata “sacra”. I pagani, invece, soprattutto i Celti, veneravano la terra, la fertilità, l’equilibrio. Per loro, la morte era un passaggio naturale, non una punizione. L’oscurità non faceva paura: era solo una parte del tutto. Poi arrivò la dottrina della colpa: il corpo divenne peccato, la conoscenza divenne pericolo, la donna divenne tentazione. E da allora abbiamo imparato a temere tutto ciò che non comprendiamo, a chiamare “male” ciò che non possiamo controllare.
La zucca e la conoscenza
La zucca non è un feticcio del demonio, ma una lanterna accesa nella notte, un simbolo di luce dentro una testa vuota. Halloween non celebra il male, ma ricorda che la paura nasce dall’ignoranza. La vera oscurità non è fuori: è dentro chi rifiuta di capire, chi preferisce la condanna alla comprensione, la fede cieca al pensiero critico.
Halloween non è la notte dei demoni. È la notte in cui la conoscenza fa paura a chi non la possiede.