Fuori posto ( ma non fuori gioco )

Impulso di scrittura giornaliero

Raccontaci di un periodo in cui ti sei sentito fuori posto.

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Non sono una sfigata.

Anzi, lo ripeto spesso a me stessa, perché la mia vita non è stata una sequenza di sconfitte. Ho lavorato, ho amato, ho sbagliato, ho imparato. Ho fatto tutte le cose che “si devono fare”.

Eppure, c’è qualcosa.

È come vivere dentro una casa arredata da altri: i mobili sono belli, funzionali, messi al posto giusto… ma non sono i miei.

Cammino tra stanze che sembrano corrette, ma in cui non trovo mai davvero il mio posto.

A volte penso che sia colpa mia, altre che sia solo la condizione di chi pensa troppo. Ma il punto è un altro: non mi sento “sfigata”. Mi sento “sfasata”. Come se tutta la mia vita fosse una pellicola girata da qualcun altro e io la stessi guardando dal dietro le quinte.

Eppure, proprio lì, in quella sensazione di non appartenenza, ho imparato a cercare pezzi di me. Forse la mia vera casa non è uno spazio già pronto, ma un luogo che devo ancora costruire, stanza dopo stanza, parola dopo parola.

Se il posto giusto non c’è, allora posso inventarmelo.

Magari non sarà ordinato, né elegante, ma almeno sarà mio.

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