Io sì. Non nel senso di chi comanda con voce tonante, ma in quello più sottile: calma, gentilezza verso chi ti sta accanto, e chiarezza nelle idee. Leadership significa osservare senza illudersi di controllare tutto, ascoltare più di quanto si parli, e trasformare la pressione in decisioni intelligenti.
Il leader geniale sa che le risposte perfette non esistono. Sa che le idee migliori nascono nel dubbio, nella tensione tra ciò che funziona e ciò che sembra impossibile. La vera forza sta nel guidare senza soffocare, nel suggerire senza imporre.
E c’è un piccolo tocco di follia: quella scintilla che ti permette di vedere connessioni nascoste, di proporre soluzioni che sembrano improbabili ma sorprendono chi ascolta. È la leggerezza che rende la guida non solo efficace, ma umana e creativa.
Mi vedo come leader perché so ascoltare, riflettere e agire con equilibrio. E la mia leadership migliore nasce nei momenti in cui rischio di sbagliare: è lì che le idee si rivelano, come lampi inattesi in un cielo sereno.
E tu? Ti vedi come leader o come semplice spettatore? Riflettere su questo è il primo passo per capire come guidare… senza perdere intelligenza, curiosità e quella scintilla che ti rende unico.
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