Il mio viaggio dentro la nebbia bianca.
Mi addormento tranquilla e mi sveglio in un altro mondo. Un sogno così vivido da sembrare reale. Un viaggio strano, polveroso, che sa di trasformazione.
" C’era una strada sterrata, dritta, spoglia, e poi un polverone bianco come farina.
Un colpo d’aria, veicoli che passano e ti travolgono senza chiedere permesso.
All’improvviso non vedi più nulla, non respiri più — ti getti a terra, trattieni il respiro.
Pensavi che quello fosse il tuo limite. Ma no.
Quando il fiato manca e il panico si fa padrone, ti scopri capace di respirare nella nebbia stessa.
Un respiro nuovo, dentro la confusione più totale, il segreto nascosto di chi osa rialzarsi.
Poi la notte ti trascina in un lago.
Ci sono tre figure mascherate con te, come ombre di un passato mai chiarito.
Il freddo, il silenzio, e poi… la salita.
Su una montagna di teschi, resti da sola.
Ma la solitudine non è la fine del viaggio: è il punto di partenza per una nuova strada.
E lì, in quel silenzio bianco e cupo, inizi a capire che la trasformazione vera non è nel fuggire dal polverone,
ma nel trovare il coraggio di respirare dentro di esso.
E forse, tutto quello che resta è un invito a diventare oro… a diventare ciò che non pensavi di poter essere.
E come sanno bene certi custodi di antiche logge, la luce più preziosa è quella che si accende dall’interno.
Quando il caos arriva, il cervello si riorganizza come un disco rigido impazzito che fa pulizia.
Le crisi sono il modo in cui la mente ci costringe a crescere (che bello, eh?).
E forse siamo un po’ maghi che plasmano la realtà con un pensiero.
Insomma, respirare nella nebbia non è solo roba da sogni: è il nostro cervello che fa acrobazie per non farci impazzire ".


Certe rinascite fanno schifo mentre succedono: polvere in faccia, panico e teschi ovunque.
Poi però ti ritrovi viva, cambiata, e quasi quasi ringrazi il caos… anche se non ti mancherà l’odore di farina.
"Questa riflessione trova un naturale completamento in Tra Mente e Spirito: dove la Luce si accende, un articolo che ti invito a leggere."

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